Simona Ventura rivela il particolare soltanto adesso: la conduttrice non si è mai arresa e alla fine è riuscita nel suo intento. La confessione commuove.
Non ha certamente bisogno di presentazioni, Simona Ventura, conduttrice di Rai Due che tra qualche giorno debutterà anche sulla pista da ballo di Ballando con le stelle come concorrente, eppure il motivo che la porta al centro dell’attenzione non riguarda la sua sfera professionale, ma bensì quella privata.
Tutti sappiamo che la conduttrice ha due figli naturali nati dal lungo matrimonio con Stefano Bettarini, ma a questi molti anni fa si è aggiunta Caterina, una ragazza che come la Ventura ha rivelato ha preso prima in affido quando era piccola: una storia che ha sempre cercato di mantenere riservata il più possibile.
La sua adozione è stata fatta da donna single e solo oggi, nella sua lunga intervista per il settimanale Grazia, ha rivelato come è stato possibile alla fine riuscire ad adottarla considerando i cavilli che per un genitore single ci sono con la legge italiana: la sua confessione ha davvero commosso tutti.
Simona Ventura e l’adozione di Caterina: “Per fortuna non ha mai avuto un momento di crisi”
Simona Ventura ha ufficialmente adottato Caterina nel 2014 quando era ancora single, ma la cosa non è stata resa possibile da una corsia preferenziale ottenuta dalla conduttrice, ma semplicemente dal fatto che la piccola era parente di secondo grado della presentatrice e che quindi la situazione rientrava nei casi particolari per cui la legge prevede anche l’adozione pure se la persona in questione è single.
“Quando aveva 4 anni le ho spiegato che era una bambina fortunata perché aveva ben due mamme. I servizi sociali mi hanno aiutata a gestire quello che definiscono “l’iter della conoscenza’. E, per fortuna, Caterina non ha mai avuto un momento di crisi” ha svelato nella sua intervista per Grazia sottolineando come sia sempre stata sincera fin dal primo momento con la figlia, considerando anche il fatto che essendo un personaggio pubblico, la piccola sarebbe potuta arrivare a conoscere la sua storia anche in un altro modo.
L’adozione poi ufficiale è arrivata in un secondo momento quando ha iniziato a pensare che cosa sarebbe successo alla piccola se a lei fosse capitato qualcosa e da li è scaturita la decisione che si è rivelata essere la più giusta della sua vita, una decisione per cui ovviamente è servita anche il benestare dei suoi genitori naturali.
“L’iter è stato lungo, è durato tre-quattro anni, ma non abbiamo mollato mai. Oggi Caterina ha il mio cognome ed è entrata nell’asse ereditario come Niccolò e Giacomo” ha poi concluso.