Questo film non è per i deboli di stomaco, le immagini sono davvero terribili. Ma c’è un motivo e lo ha spiegato il regista.
Il cinema horror da sempre affascina milioni di persone in tutto il mondo. Fin dai primordi del genere, il pubblico ama sentire il brivido di andare al cinema, in una stanza buia e sentirsi spaventati ma al sicuro nella propria poltroncina per due ore o giù di lì.
L’idea è quella di provare l’adrenalina e il brivido sulla pelle, sapendo di rimanere al sicuro e non temere nulla di concreto. Nella storia del cinema, questo genere ha subito tantissimi cambiamenti e oggi è tornato ad essere al centro dell’attenzione di tantissimi registi e produzioni.
Ma ci sono quei film, quei prodotti che non è del tutto possibile far rientrare nella categoria dell’horror. Sono quei film estremi, che puntano sul fattore shock e non tutti gli spettatori, soprattutto i più deboli di stomaco, potrebbero sopportare, pur rimanendo sicuri nella propria poltroncina. Questa tipologia di film può sfruttare violenza, gore e immagini forti per puro divertimento o soltanto per provocare lo spettatore, oppure ci può essere un motivo preciso dietro questa scelta. Ed è questo il caso.
Il film più scioccante di sempre, non è adatto ai deboli di stomaco. Ma c’è un motivo valido.
Gli appassionati di cinema estremo non possono aver perso questo titolo serbo ma che ha ormai fatto il giro del mondo, almeno per sentito dire: stiamo parlando di “A serbian film“, una delle pellicole più shockanti, provocatorie e terribili mai prodotte. Non è facile passare oltre le immagini terribili che il regista, Srđan Spasojević, propone sullo schermo, eppure un motivo a tutta questa violenza c’è e lo ha spiegato proprio il regista.
Le storie dietro alla prima di questo film si sprecano: giornalisti svenuti, vomito in sala e altre reazioni davvero forti. Chi ha visto la pellicola, probabilmente non le trova poi così esagerate come reazioni. La trama è semplice: una star del porno, Milos, con una famiglia felice e una vita relativamente normale verrà risucchiato nel vortice di follia di un regista disposto a tutto pur di produrre il porno perfetto. Niente, letteralmente niente è off limits. Nemmeno le immagini più terribili a cui si possa pensare.
Una storia che cresce in tragicità e in impatto, un Milos sempre più in preda alla paranoia e alla follia che terminerà con una delle scene più terrificanti mai partorite da un regista. Proprio questa scena finale, con alcune altre nel corso del film, è quella che molti non hanno retto. E il motivo di tutta questa violenza? “A Serbian film” è un film che gioca con lo spettatore, facendolo cadere vittima del potere delle immagini – proprio come Milos.
Il senso, spiegato dallo stesso regista, è che in fondo non siamo altro che pedine di qualcuno più in alto di noi che veicola le immagini che vediamo, che non possiamo fare a meno di guardare, pur essendo terribili e pur rovinandoci pian piano la vita. Lo guardereste?