Un film dal tema toccante quanto attuale è stato presentato alla Festa del cinema di Roma. Una pellicola eccellente.
La Festa del cinema di Roma è una kermesse che ha lo scopo di raccontare il mondo della settima arte. Un evento che ha luogo nella capitale italiana da ben diciotto anni. Dal 18 al 29 ottobre 2023, per ben undici giorni saranno presentati film e si parlerà del cinema in modo critico e costruttivo. Giornate di cinema e per il cinema, in cui vengono coinvolte anche altre realtà culturali della capitale.
Presentate diverse pellicole, alcune delle quali si distinguono per sensibilità e profondità dei temi trattati. Il cinema, infatti, in quanto forma d’arte ha anche l’onere di affrontare temi di attualità. Argomenti sociali che riguardano tante persone. Il mondo d’oggi è intriso di problematiche alle quali non è facile dare una soluzione, e dunque portarle sul grande schermo diventa un dovere morale.
“How to have sex” è un titolo coraggioso, un titolo che non lascia dubbi sul quale possa essere la trama del film. Presentato ad Alice nella città, sezione della kermesse dedicata ai film emergenti, la pellicola tratta un argomento di grande attualità come il consenso al sesso. Già vincitore del Certain Regard al Festival di Cannes, l’opera prima di Molly Manning Walker porta sul piccolo schermo la trasgressione dei giovani del terzo millennio. Ma anche lo sgomento e la paura di un rapporto senza consenso.
How to have sex: il film che racconta l’era sesso senza consenso
I giornali e le trasmissioni parlano e raccontano di continui episodi di violenza fisica ai danni di giovane donne. Che si tratti di atti di violenza, di stupri di gruppo o diffusione illecita di materiale intimo il risultato non cambia: la vita della vittima è lesa per sempre. Da alcune violenze non si guarisce nemmeno dopo anni. Tuttavia nell’epoca dei social, dei selfie e dei click esercitare un atto di violenza anche solo psicologica ai danni di una persona è ancor più facile.
Lo stupro è sempre esistito, tuttavia l’avvento dei social media ha aperto lo scenario ad altre forme di lesione della sfera privata. Cambiano i tempi, cambia il contesto sociale e culturale, ma l’abuso ai danni di una donna resta uno degli atti più beceri che l’essere umano possa compiere. How to have sex, opera cinematografica che segna il debutto alla regia di Molly Manning Walker racconta il limite fragile fra consenso e non consenso.
La trama narra di tre ragazze appena diciottenni di origini inglesi che scelgono di fare una vacanza in Grecia. Un soggiorno di trasgressione, in cui non ci sono orari ma solo divertimento. Tara (McKenna-Bruce),Skye (Lara Peake) e Em (Enva Lewis) fra feste in piscina e serate in discoteca fanno amicizia con i loro vicini di stanza. Due giovani dal carattere opposto: Peddy, il più arrogante; e Badger, dai modi più gentili. Tara, che non ha ancora vissuto la sua prima volta, nonostante il suo modo di fare disinibito, finirà per vivere un rapporto sessuale non sentito con Peddy.
Il tema del consenso è stata trattato con delicatezza da parte della regista, e magistralmente portato in scena dall’attrice protagonista. Perché i modi spigliati e disinibiti di una giovane donna non potranno mai legittimare un mancato si.