Raz Degan commuove tutti, il modello e personaggio tv fa una confessione davvero dolorosa che non può di certo passare inosservata.
È tornato al centro dell’attenzione il modello e attore israeliano di 55 anni e lo ha fatto in una lunga intervista per Verissimo, il programma di Canale Cinque condotto da Silvia Toffanin: lui che oggi vive in Italia da moltissimi anni, è tornato in televisione per parlare del momento doloroso.
Nato e cresciuto in un Kibbuz, ha parlato con profondo dolore e commozione della situazione al momento in corso in Israele dopo che nei giorni scorsi le squadre di Hamas hanno compiuto degli atti terroristici di inaudita violenza, uccidendo e rapendo centinaia di civili di ogni età.
Una situazione che ha letteralmente gettato nello sconforto l’attore che ne parla ai microfoni Mediaset con grande commozione: “Sono giorni orribili per l’umanità intera. Per noi in Israele sono giorni da incubo, dall’Olocausto non abbiamo mai vissuto qualcosa di così grave. E vedere che la pistola e la spada sono purtroppo più forti della voce del cambiamento, fa male all’anima”.
Raz Degan commosso: “Questo è l’incubo infernale del terrore”
Sono parola di grande dolore e preoccupazione quelle di Raz Degan che in Israele ha una parte della sua famiglia che per nessuna ragione vuole lasciare la sua casa e il suo Paese che sta lottando per potere uscire da quello che lui stesso definisce: “L’incubo infernale del terrore”.
Sempre a Verissimo ha raccontato come suo padre che oggi ha 80 anni è rimasto nella sua casa, anche se il Kibbuz è stato evacuato: “Non vuole andarsene, dice che quello è il suo posto. Una nostra parente di 22 anni non è tornata a casa, è già passata una settimana e i genitori non sanno dove sia, se sia viva o morta”. Ma non finisce qua, un grande pensiero è quello che l’attore ha anche per la sua sorellastra che ha quattro figli, la donna al momento sta cercando di raggiungerlo in Italia visto che per fortuna è riuscita a trovare un volo nonostante i grandi problemi che ci sono in questi giorni.
Un momento davvero di grande dolore per lui che si fa portavoce di un interno Paese e anche di una comunità che sta perdendo le persone care e sta lottando per potere uscire da una situazione, che come lui stesso ha ammesso, è davvero simile all’Olocausto.
“Odio porta odio, sangue porta sangue, vendetta chiama vendetta. Qui si tratta di terrorismo. Donne violentate, anziani sopravvissute all’Olocausto che ora sono state rapite a 90, 95 anni, trascinate per terra come degli animali, picchiate, ributtate in un incubo che per tutta la loro vita hanno cercato di dimenticare” ha poi concluso con le lacrime agli occhi Raz Degan che prega che tutto possa finire il prima possibile.