A commettere il gravissimo errore sono in tanti, anche i cinefili più incalliti. Nella vicenda c’entra ovviamente l’attore Tomas Milian.
Per chi non fosse avvezzo alla terminologia, l’effetto Mandela è molto semplice da comprendere. Si utilizza quest’espressione per indicare e descrivere la creazione di un falso ricordo o di un’esperienza condivisa da un gruppo più o meno numeroso di persone. Stiamo parlando quindi di una semplice distorsione della memoria collettiva, il bello è che può essere comune anche tra individui che non si sono mai incontrati in vita loro.
Cosa c’entra l’ex Presidente del Sudafrica? Il mistero è presto risolto, visto che in tantissimi sono convinti che sia morto durante i vent’anni passati in carcere – alcuni addirittura credono di aver assistito al suo funerale in diretta TV. Mandela in realtà è morto molto più tardi nel 2013, all’età di 95 anni. Per gli esperti si tratta solamente sia di una scorciatoia della mente per aggirare eventi traumatici sia di un modo bizzarro e involontario di completare le lacune su un determinato argomento con fatti di pura invenzione.
Er Monnezza e Nico Giraldi sono lo stesso personaggio? Perché si parla di effetto Mandela
Nella maggior parte dei casi, questi falsi miti hanno come protagonisti personaggi illustri della storia e avvenimenti popolari ma anche eroi dello sport, della musica e del cinema. In Italia abbiamo assistito al verificarsi di fenomeni simili e non poteva essere altrimenti, visto che per l’appunto l’effetto Mandela è per sua definizione ‘universale’ – può capitare a chiunque, in definitiva.
La vittima questa volta – se così si può definire – è un attore rimasto nel cuore del pubblico, ha fatto la storia dei poliziotteschi a cavallo tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80. Impossibile non essersi mai imbattuti nel nome o nel volto di Tomas Milian, originario de L’Avana è stato tra gli interpreti più abili del panorama cinematografico del nostro Paese. Due ruoli in particolare lo hanno reso celebre: Nico Girardi e Er Monnezza, entrambi doppiati dal leggendario Ferruccio Amendola.
Avete già capito? Ebbene sì, in molti non sanno che questi personaggi sono entità completamente distinte. Non c’entrano nulla l’uno con l’altro, se non per l’attore che ha vestito i loro panni. È un errore che commettono in tanti, dovuto alla sovrapposizione delle parti nella memoria collettiva. Il primo è un ex ladro che è diventato poliziotto mentre il secondo è un ladro collaboratore di giustizia – la differenza è evidente. La specifica infine è doverosa: si tratta di ‘serie’ completamente diverse, una Bruno Corbucci e l’altra di Umberto Lenzi.