Il finale di un film è ciò che forse resta maggiormente impresso in una pellicola. Ecco cinque film molto famosi, rovinati da una pessima chiusura.
Quante volte ci sarà capitato di dirlo, rispondendo a qualcuno che ci chiedeva un parere su un film visto… Bello, molto bello. Certo, quel finale lì… È proprio così. Ci sono dei film che ti prendono, che ti coinvolgono, che tengono incollato con grande pathos e adrenalina, ma che, quando arrivano alla fine, deludono. Ecco cinque film che potevano essere dei veri e propri capolavori immortali, se avessero avuto un finale diverso.
In un film, evidentemente, è importante un po’ tutto. L’incipit e la parte iniziale, che devono saperci introdurre nella storia, ma con ritmo, senza essere didascalici. La parte centrale, poi, quando assistiamo ai vari colpi di scena e alle varie evoluzioni della storia. Ma soprattutto il finale.
Il finale è forse la parte che resta maggiormente impressa. Deve emozionarci, deve farci piangere, deve essere spiazzante. A seconda del genere e della tipologia di film, ovviamente. Oppure, magari, lasciarci con un dubbio che ci spinga a vedere un eventuale sequel. Ecco cinque grandi film rovinati invece da un finale così così.
Cinque grandi film rovinati da un finale non all’altezza
Beh, ci sembra ovvio, ma lo sottolineiamo, proprio con il rischio di essere un po’ didascalici, appunto. Leggendo questo articolo fino alla fine potreste avere qualche spoiler. Già perché cercheremo di rimanere sul vago, ma qualcosa dovremo pur dirlo. A cominciare da “Spectre”, film del 2016, ennesimo capitolo della saga di James Bond con Daniel Craig. Un film molto avvincente, come quasi tutti quelli che hanno per protagonista la spia più famosa del mondo. Vi diciamo solo che c’entra un anello in un finale piuttosto forzato…
Il secondo film che menzioniamo è “Showgirls”, del 1995. Film diretto da Paul Verhoeven, lo stesso di “Basin Instinct”, che, però, non bissa il successo, sebbene il genere sia sempre quello del thriller erotico. A suo modo, comunque, anche per qualche scena un po’ pruriginosa, diventa un cult. Anche se la scena finale è piuttosto disturbante e non in linea con il resto della pellicola.
La critica ha parlato molto bene di “Kingsman – The Secret Service”, lodando la comicità, le scene d’azione, la sceneggiatura e i riferimenti ai classici film di spionaggio, mentre è stata oggetto di non poche critiche la violenza presente nella pellicola del 2014. In particolare, la scena finale: una scena di sesso che stona con tutto il resto.
Stucchevole il finale di “Blanck chenk”, del 1994. Il film segue un ragazzo che eredita un assegno in bianco e lo usa per acquistare una casa sotto un alter ego. Ma quel bacio finale con l’agente dell’FBI è veramente troppo smielato.
Infine, “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”, pellicola del 2008 con protagonista Harrison Ford nei panni dell’ormai arcinoto archeologo-avventuriero. Al di là della necessità o meno di insistere con un tipo di film che, oggi, è un po’ fuori dai tempi, vogliamo parlare del finale sull’esistenza degli alieni?